L’ anno nuovo è arrivato, tutti i nostri nuovi e vecchi propositi si incrociano adesso.
Lo scorso anno è iniziato con un solo pensiero fisso per me: viaggiare all’estero!
Dopo un anno travagliato, passato a dividermi tra lavoro e relazioni personali, l’unica cosa che mi auguravo e sognavo, letteralmente, era quella di prendere un aereo e volare via in Marocco. E nel febbraio 2020, appena prima dell’ imponente invasione nelle nostre vite del covid-19, ciò è avvenuto.
Sono tuttora grata per aver avuto quell’ opportunità. Quel viaggio mi ha segnato, e da allora la mia vita ha cambiato direzione, arrivando ad approcciare e poi intraprendere il minimalismo.
La strada è ancora in salita, quando avrò un appartamento personale ,forse, avrà tutto più senso, ma per ora cerco di gestire ogni mio effetto personale, materiale, immateriale o digitale che sia, attraverso l’approccio minimalista ed ora proverò a parlarvi di cosa si tratta.
La parola “minimalismo” ci invoca alla mente un certo modo di arredare, un certo stile di pittura, perfino un tipo di cibo, ma mai e dico mai un certo modo in cui vivere. Questo perchè spesso noi siamo abituati a vivere con tanto, in un mondo in cui la concezione di successo è rappresentata dall’immagine di un uomo e di una donna in grado di permettersi di tutto, ogni oggetto, ogni casa, ogni desiderio.
Ridurre al minimo. L’essenziale.
È invece questo l’obiettivo di un minimalista!
Considerate banalmente il riordino di una parete. Prendiamo ad esempio una mensola nella propria camera, tipo questa:

Cosa vedete?
Ed in questa qui?

Io riesco a vedere e sentire “spazio”.
Che bella parola!
Ci trasmette immediatamente un senso di libertà , come quando diciamo “voglio il mio spazio.. devo prendermi dello spazio.. fatemi spazio.. “ o altre espressioni come queste. Appena le pronunciamo, sentiamo una ventata d’aria fresca interiore!
Ed anche quando osserviamo questo spazio, ormai come desiderato, il risultato è sempre lo stesso: una grande soddisfazione ci avvolge e la nostra vita, seppur per un attimo si rasserena.
Chi è amante dell’ordine quanto me, lo sa molto bene!
Ma il minimalismo è un concetto più profondo.
È applicare la regola delle 3R in ogni aspetto e settore della nostra vita.
“Raggruppare, Ridurre, Riordinare.”
Ad esempio: Raggruppate tutti i vostri libri, selezionate quelli che vorreste tenere, conservare o vendere/donare, una volta ridotti al minimo riposizionateli nei vostri spazi come più vi aggrada, dando maggior valore a quello che avete intenzione di leggere nel prossimo periodo.
Questa regola può essere messa in pratica con ogni cosa e in ogni ambito.
Vale per valorizzare il vostro abbigliamento, i vostri documenti, cosmetici, oggetti, profili digitali, foto e così via.
E’ un continuo progredire!
A distanza di quasi un anno dal primo giorno in cui ho sentito parlare di minimalismo come stile di vita, sono ancora lontana da quello che vorrei fosse il mio “ideale”, ma posso sicuramente affermare di aver fatto tanti passi in avanti.
Ad ogni aspetto della vita approccio desiderando il minimo, ma valorizzandolo e selenzionando in ogni momento disponibile tutti i miei averi con criticità, stando però attenta a ciò che di nuovo ne entra a far parte.
Solo una minima parte degli oggetti fisici verrà gettata, tutto il resto sarà donato ad affetti o ad estranei, venduto quando ce n’è la possibilità, o semplicemente ,nell’incertezza, archiviato in uno scatolo per poi essere visionato e valutato in un momento migliore.
Ciò crea spazio nella mia vita, in un modo sostenibile e circolare, rendendo maggiormente gestibile e consapevole i miei nuovi acquisti, sempre più eco friendly.
Se il nuovo anno me lo concede, tra i miei nuovi propositi vorrei essere sempre più minimal nel materiale, ma sempre più “massimal” nelle esperienze, negli affetti e negli obiettivi!
Che il 2021 sia per tutti noi un anno di rinascita, volgendo ad una nuova direzione, lasciando andare tutti gli strascichi del passato!
Auguri a tutti voi
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